Dentro al Conclave: un viaggio tra storia, fede e partecipazione attiva

C’è un luogo misterioso, carico di simboli, che nei secoli ha custodito uno dei momenti più significativi per la Chiesa Cattolica: il Conclave.
Un termine che può sembrare lontano o difficile da comprendere per i più piccoli, ma che quest’anno abbiamo deciso di affrontare in modo nuovo, coinvolgente e profondamente formativo con i nostri alunni.
Tutto è nato da una domanda semplice: “Maestra, cos’è il Conclave?”
In questi giorni, infatti, l’elezione del nuovo Pontefice — Papa Leone XIV, proclamato dopo la celebre fumata bianca — ha suscitato curiosità e domande anche tra i nostri bimbi.
Abbiamo colto l’occasione per trasformare questo evento epocale in una vera e propria esperienza di apprendimento attivo e condiviso.
Cos’è il Conclave?
Il termine Conclave deriva dal latino cum clave, cioè “con chiave”, e indica la clausura nella quale si riuniscono i cardinali per eleggere un nuovo Papa, dopo la morte o le dimissioni del precedente.
È un rito solenne che si tiene nella Cappella Sistina, guidato da regole antiche e precise.
Il simbolo che tutto il mondo attende?
La fumata bianca, che annuncia al popolo cristiano che il nuovo Pontefice è stato scelto.
Ma non è solo un rito: è un momento di grande responsabilità, discernimento e ascolto.
E per comprenderlo davvero, i bambini sono diventati per due giorni piccoli studiosi, ricercatori, artisti, giornalisti e persino… organizzatori!
Un progetto in gruppi: tra tablet, fumetti e spirito di squadra
Divisi in piccoli gruppi, gli alunni hanno scelto ruoli e obiettivi, valorizzando i propri talenti.
Due bimbe che seguono un corso di fumetto si sono messe in gioco offrendo la loro creatività a due squadre diverse, e altri hanno deciso di guidare il progetto dall’interno, assumendosi l’importante responsabilità del coordinamento.
Con l’ausilio dei tablet, alcuni gruppi hanno visto video esplicativi divisi in due momenti fondamentali:
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La morte del Papa e la distruzione dell’anello del pescatore, il simbolo della sua autorità.
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L’elezione del nuovo Papa, il momento in cui, nella Stanza delle Lacrime, egli accetta il suo incarico, sceglie il nome e la veste, e infine si presenta al mondo con la benedizione Urbi et Orbi.
Altri bambini hanno lavorato su testi tratti da Focus Junior, una rivista online certificata per bambini, selezionando le informazioni più significative e trasformandole in fumetti esplicativi, per spiegare le modalità dell’elezione (per acclamazione, compromesso o votazione) e la vita all’interno del Conclave.
Un gruppo “direttivo”, composto da tre alunni, ha avuto il compito di distribuire i materiali, verificare i progressi e organizzare l’intero lavoro. E, al termine dell’attività, hanno detto: “Maestra, è difficilissimo fare questo ruolo… ora capiamo di più quanto è impegnativo insegnare!”
Un piccolo grande segnale che l’attività è andata oltre la teoria, per diventare esperienza.
Apprendere con la testa, il cuore e le mani
La bellezza di questo progetto è stata proprio nel toccare con mano il significato di un evento complesso.
I bambini hanno potuto usare fonti, confrontarsi, sintetizzare e raccontare.
E al secondo giorno, sono arrivati a scuola pieni di entusiasmo:
“Maestra, hai visto la fumata bianca?”
“Abbiamo un nuovo Papa, lo sapevi?”
Fino al giorno prima, il Conclave era un concetto astratto.
Ora, invece, è diventato parte della loro comprensione del mondo, un capitolo di storia e di fede che hanno imparato a conoscere, raccontare e rispettare.
Un messaggio che resta
Educare significa anche questo: accendere la curiosità, trasformare l’attualità in occasione di crescita, dare strumenti per comprendere e formare cittadini e cristiani consapevoli.
Questo progetto non solo ha arricchito il sapere dei bambini, ma ha anche insegnato il valore della collaborazione, della responsabilità e dell’impegno.
Perché sì, anche da piccoli, si può capire che scegliere, costruire, guidare non sono solo verbi da adulti, ma semi da piantare oggi per diventare uomini e donne capaci domani.