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Quando la conoscenza protegge: gli incontri con la Protezione Civile

Quando la conoscenza protegge: gli incontri con la Protezione Civile
14 apr 2025
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A scuola si impara a leggere, scrivere, contare… e proteggersi.
Negli ultimi anni la nostra zona, in provincia di Bologna, è stata teatro di eventi climatici intensi, in particolare alluvioni che hanno lasciato segni profondi nelle comunità.
È per questo che riteniamo fondamentale educare i nostri alunni – e indirettamente anche le loro famiglie – a riconoscere i pericoli e a rispondere in modo consapevole.
Così, la nostra scuola ha aperto le porte ai volontari della Protezione Civile, che con grande disponibilità e professionalità hanno incontrato le classi terze per due appuntamenti formativi e coinvolgenti, in cui hanno parlato di prevenzione, rischio e sicurezza.




Il primo incontro: parole importanti, esempi concreti


i volontari hanno guidato i bambini in una riflessione sull’importanza dell’aiuto gratuito e del senso civico


Cosa significa essere un volontario? Cos’è la Protezione Civile? Perché è importante la parola “civile”?
Attraverso domande semplici ma profonde, i volontari hanno guidato i bambini in una riflessione sull’importanza dell’aiuto gratuito e del senso civico.
👷‍♂️ Volontario, perché chi sceglie questo impegno lo fa senza ricevere compenso, ma per spirito di solidarietà.
👩‍🚒 Protezione, perché l’obiettivo è difendere persone, animali e luoghi da pericoli.
👨‍👩‍👧‍👦 Civile, perché riguarda ogni cittadino, nessuno escluso.


I bambini hanno scoperto che i volontari non intervengono solo in casi estremi, ma sono sempre al servizio della comunità, anche durante eventi pubblici come il Carnevale.
Un racconto ha colpito in particolare: una bambina si era persa durante una festa e, grazie all’intervento tempestivo della Protezione Civile, è tornata tra le braccia dei suoi genitori in pochi minuti.


I bambini hanno scoperto che i volontari non intervengono solo in casi estremi, ma sono sempre al servizio della comunità


Attraverso giochi, immagini e domande, i bambini hanno poi riflettuto sul significato di pericolo e rischio.
Un leone che dorme in libertà è più pericoloso di uno sveglio ma in gabbia?
E cosa succede se andiamo in bici senza casco?
Con cartelloni e scenari realistici, è stato chiaro che il rischio si può ridurre, se si mettono in atto comportamenti corretti e si usano gli strumenti giusti.




Il secondo incontro: mani in pasta (d’acqua)


Dopo la teoria, la pratica.
Il secondo incontro è stato interamente dedicato al tema delle alluvioni, affrontato in modo estremamente concreto.


I bambini hanno osservato tre tipi di terreno (ghiaioso, argilloso, terroso) per capire come e dove l’acqua filtra meglio


💧 I bambini hanno osservato tre tipi di terreno (ghiaioso, argilloso, terroso) per capire come e dove l’acqua filtra meglio e dove invece si accumula, causando disastri.
🌊 Hanno assistito alla simulazione di un villaggio inondato: dapprima poche gocce, poi una pioggia torrenziale.
Hanno visto animali e case travolte, capendo quanto sia importante la prevenzione prima ancora dell’emergenza.


⚠️ Con l’aiuto di flashcard, hanno riconosciuto i comportamenti corretti in caso di alluvione:

  • Dormire ai piani alti

  • Avere pronto un kit di emergenza

  • Usare sacchi di sabbia come barriere


I bambini hanno riconosciuto i comportamenti corretti in caso di alluvione


E hanno capito cosa invece non fare mai: restare al piano terra, farsi prendere dal panico, o sottovalutare i segnali.




Educare alla responsabilità


I due incontri con la Protezione Civile non sono stati solo informativi, ma esperienze vive, che hanno lasciato un segno nel cuore e nella mente dei bambini.
Li hanno aiutati a sentirsi parte attiva di una comunità, capaci di scegliere e agire in modo responsabile, non solo in emergenza, ma anche nella vita quotidiana.
Hanno scoperto che ogni gesto – come indossare il casco o aiutare un compagno in difficoltà – è parte della costruzione di un mondo più sicuro.


E soprattutto hanno capito che dietro una divisa da volontario non ci sono supereroi, ma persone comuni, con un cuore grande e il desiderio di mettersi al servizio degli altri.


Un esempio che vale più di mille lezioni.
Un grazie speciale ai volontari della Protezione Civile.